La fanciulla mi sorrise e mi si affiancò, domandandomi dove fossimo dirette.
Il sole era ormai completamente scomparso all'orizzonte. L'aria iniziava a raffreddarsi, e le prime stelle della sera iniziavano a brillare.
"A quella che sarà la tua nuova casa." risposi tranquilla. "
Vedi laggiù in fondo? Non manca molto, siamo quasi arrivate.".
Continuammo a camminare ancora per qualche minuto, poi aggiunsi "
Spero che tu abbia un buon senso dell'orientamento. All'inizio è abbastanza problematico muoversi. Il fatto che sia un labirinto è abbastanza vantaggioso ma, purtroppo, spesso non è esattamente il massimo della comodità.".
Giunte ormai all'ingresso del clan, la invitai ad entrare nelle profonde viscere della terra.
Non aggiunsi altro, ma in cuor mio mi chiedevo se mai quella riservatezza e distacco di ghiaccio si sarebbero sciolti.
La freddezza delle persone spesso mi inquietava. Era indubbiamente preferibile all'ipocrisia, ma nonostante tutto non riuscivo a comprenderla completamente. Per me, riservatezza e freddezza differivano l'una dall'altra. Inizialmente la mia freddezza era dovuta a paura e insicurezza, perché il cambiamento era stato veloce e mi aveva completamente sradicato dalla mia vita inserendomi in un ambiente decisamente diverso, ma col passare degli anni si era attenuata, soprattutto dopo l'elezione a membro del Gran Consiglio, lasciando spazio solo alla riservatezza.
Avrei voluto davvero sentirla parlare di sé. La guardai intensamente per qualche istante, come se con quello sguardo volessi farle capire il mio desiderio.