Ritorno al Clan

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=|Kratøs|=
view post Posted on 20/9/2011, 13:28




Dopo il duello avevamo deciso di ritornare a "casa" assieme per parlare è per conoscerci meglio. Era l'unico del clan che mi sembrava simpatico e tranquillo, anche se non ho avuto ancora modo di conoscerli tutti.
Era partito lui e dalla sua storia, e da come la raccontava, mi ha fatto capire che non ha avuto un'infanzia proprio ottima e tanto meno facile. Il suo obbiettivo era quello di migliorare e diventare più forte di quello che è adesso, tutto questo lo fa per vendicarsi sulle persone che gli hanno fatto male durante la sua infanzia.
Dopo una bella camminata, non troppo lunga ma abbastanza stancante per via del duello avvenuto in precedenza nell'accademia, eravamo giunti alla Capitale e subito dopo alla Valle Perduta. Ci mancava ancora poco, un qualcosa tipo 10 minuti ma mi fermai lo stesso per continuare a discutere sulle nostre infanzie... Non ero un tipo molto socievole ma parlare con lui mi piaceva parecchio perchè sapeva ascoltarti.
Ci fermammo sotto ad un albero, mi sedetti per terra e mi appoggiai con la schiena contro al tronco. Invitai il mio amico a sedersi e mi misi a parlare del mio passato, senza tralasciare nessun dettaglio. Ogni tanto, mentre parlavo, mi veniva d'istinto guardarlo negli occhi e, da quelle poche volte che l'ho fatto, mi sembrava davvero interessato e attento tantè che mi fece pure parecchie domande.
 
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Alexandros9
view post Posted on 26/9/2011, 18:53




Ci avviammo verso un albero e ci sedemmo sotto di esso. Ares non era un tipo molto loquace e tanto meno socievole, ma sembrava fidarsi di me e dal parlarmi pareva ricavare un particolare piacere.
Mi rallegrava il fatto che parlasse della sua storia, mi è sempre piaciuto ascoltare le storie altrui e farne tesoro in qualche modo, che sia negativo o positivo.
Appresi che all'età di 12 anni, Ares venne catturato da una banda che attaccò la sua città e solo dopo 5 anni riuscì a scappare dalla sua prigionia, con l'astuzia. Mi raccontò che all'età di 24 anni giunse nel clan e anni dopo divenne il capostipite.
Capì che anche lui non ebbe un'infanzia felice come quella di un bambino qualsiasi, ma dovette combattere fin da giovane per poter godere di una vita accettabile. E quel carattere da guerriero lo premiò alla fine e lo portò ad essere quello che è adesso, il Capostipite del mio Clan.
Si stava facendo davvero buio, ma avevo ancora voglio di parlare, così chiesi come apprese tutte quelle tecniche che usò contro di me nell'allenamento e quanto tempo gli ci volle per arrivare al livello in cui si trovava.
E naturalmente cosa lo spinse a scegliere le armi che portava con sè.
La mia curiosità era grande, ma ben di più la mia sete di conoscenza.
 
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=|Kratøs|=
view post Posted on 27/9/2011, 20:24




Incominciò a far buio ed era quasi ora di rientrare nelle mure ma ero troppo preso nel parlare che non avevo la minima idea di smettere. Parlai per un bel po' senza mai fermarmi mentre il tempo passava: si stava facendo notte.
Lo vidi davvero interessato, ma davvero interessato, che mi chiese addirittura come feci ad essere quello che sono. Gli spiegai alcune cose e, soprattutto, dove ho imparato le tecniche che ho usato contro di lui e come ho fatto ad arrivare così in alto come Capostipite per essere un umano. Poi, per ultima cosa, perchè meno importante, gli parlai delle mie armi dicendo come ho fatto ad acquistarle, ad ottenerle e perchè le ho scelte.
 
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Alexandros9
view post Posted on 10/10/2011, 18:45




Ero desideroso di cominciare altri allenamenti e chiesi come funzionavano queste cose all'interno del clan. Mi sarebbe piaciuto molto anche accrescere le mie conoscenze di magia nera e chiesi così se ci fosse questa possibilità nel clan. Sono sempre stato un grande appassionato di magia occulta.
Il primo allenamento era stato faticoso, ma da un punto di vista prettamente fisico e su quel piano Ares era davvero imbattibile. Ero desideroso di altri allenamenti, magari anche mentali e psicologici. E continuai così a stremare di domande l'umano.
Non sono mai stato felice di parlare con gli umani, ma ripeto che lui era diverso, aveva in sè una natura completamente diversa da quella degli umani.
Attesi con ansia ogni singola risposta. Alla mia curiosità e alla mia voglia di migliorare non c'era fine.
 
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3 replies since 20/9/2011, 13:28   65 views
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